Il Tracciolino

La storia

Il sentiero del Tracciolino è una strada costruita intorno agli anni ’30 del secolo scorso per mettere in collegamento la diga nella Val dei Ratti con quella della Val Codera.

Proprio per questa sua funzione e per facilitare il passaggio di materiale e persone da un invaso all’altro, possiamo ancora notare i binari di una ferrovia a scartamento ridotto per tutto il percorso tra le due dighe.

Il Tracciolino è, infatti, un percorso pianeggiante ad un’altitudine media di 920m.

Itinerario

A differenza di tutte le descrizioni che abbiamo letto prima di affrontare questa escursione, abbiamo deciso di partire con la nostra escursione da Vico, piccola frazione del Comune di Verceia.

Parcheggiata l’auto in uno dei pochi posti disponibili, abbiamo cominciato la salita lungo l’ultima parte di via XXV Aprile verso l’imbocco del sentiero.

In questo primo tratto siamo in presenza di una strada larga e in continua salita. Essendo carrabile, bisogna fare attenzione alle macchine e alle bici.

Quando comincia la parte a tornanti, è possibile accorciare la strada, passando per i sentieri nel bosco.

Terminata la monotona salita (dopo circa un’ora dalla partenza), ci si trova in una zona con dei tavoli da pic-nic, dove è possibile riprendere fiato prima di arrivare all’inizio del Tracciolino.

Per chi non è abituato alle salite oppure è accompagnato da bambini, consigliamo di acquistare il pass in uno dei bar di Verceia (circa 5 € per un giornaliero) per poi parcheggiare in questa zona della Val Dei Ratti. Per i pass vi consigliamo di consultare il sito del comune di Verceia

Lasciata la zona dei tavoli, si prosegue per dieci minuti circa, giungendo così all’inizio del sentiero.

Il sentiero del Tracciolino

La prima parte del Tracciolino in Val dei Ratti è caratterizzato, come già anticipato, dai binari che collegavano le due dighe di questa zona. Appena raggiunto il sentiero, vi troverete ad un bivio: a destra si prosegue per la diga del lago Moledana (detta anche diga della val dei Ratti), mentre a sinistra si va verso Codera – San Giorgio.

Il nostro consiglio è quello di andare prima a destra e dare un’occhiata al lago Moledana (essendo proprietà privata, non abbiamo potuto avvicinarci troppo) per poi ritornare sui propri passi e andare verso Codera.

Percorsi poche centinaia di metri, si arriva ad un tratto dove il binario unico si divide e il sentiero si allarga. Siamo in prossimità della casa del custode della diga, dove è parcheggiata, proprio fuori dall’abitazione, anche una simpatica bicicletta su rotaie.

Oltrepassando la casa del custode, tutto lo splendore della Val Chiavenna e dei piani di Spagna appare ai nostri occhi, grazie ad un balcone panoramico naturale.

Le gallerie

Proseguendo lungo i binari, noterete che si arriva ad un bivio: girando a sinistra si scende verso il paese di Campo. Invece, proseguendo sulla destra, si lasciano i binari e si entra nella prima galleria, la più lunga.

Prima dell’imbocco, sulla destra, si trova un interruttore che permette di illuminare la galleria con luce artificiale. L’alternativa è quella di inoltrarsi nelle viscere della montagna con una torcia in testa da portare da casa. Questa soluzione è sicuramente la più divertente se si è accompagnati da bambini!

Una volta superato questo lungo tunnel, il paesaggio cambia radicalmente. Quello che era un’ampia finestra sul lago di Mezzola e sulla parte iniziale della Valtellina, diventa un alternarsi di gallerie di varie lunghezze.

La strada è sempre pianeggiate e percorribile da tutti, non vi sono pericoli per i più piccoli.

L’alta Valchiavenna e la parte finale del sentiero

Finite le gallerie, possiamo ammirare i dettagli dell’Alta Valchiavenna e le montagne al confine con la Svizzera. Giunti a questo punto siamo quindi, a nostro avviso, nella parte più monotona e meno interessante del sentiero. Si tratta, infatti, di una lunga strada in ripida discesa che porta a Novate Mezzola. Prima di arrivare alla meta, vi consigliamo di dedicare del tempo a visitare i paesini di Cola e Codera.

 

 

Galleria

 

Mappa

Download file: tracciolino.gpx

 

 

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