Lago delle Fate, Macugnaga (VB)

Un bel lago dal colore verde smeraldo, una passeggiata alla portata di tutti e un bel bosco per riposarsi al fresco: questi sono gli ingredienti per una splendida gita fuori porta in Piemonte. Per la precisione al Lago delle Fate a Macugnaga, a circa 2 ore da Milano.

Come arrivare al Lago delle Fate?

Il lago delle fate si trova sotto il comune di Macugnaga, in località Isella. Vi consigliamo, per chi vuole pernottare in zona di dormire a Macugnaga (noi per esempio siamo stati al Residence Monterosa) e poi di lasciare la propria macchina in località Isella. Potete lasciare la vostra automobile nel parcheggio a pagamento a 2 € per sosta giornaliera. Da qui vi consigliamo di prendere la mulattiera che vi porterà in circa 30/40 minuti in Val Quarazza, dove si trova il lago. Il sentiero è semplice con un breve tratto in salita. Percorribile sia da bambini che da meno esperti oppure anche in bicicletta o con passeggino. Arrivati al lago, potrete trovare due ristoranti/bar per pranzare o una merenda veloce.

Cos’è il Lago delle Fate?

Il lago delle fate in realtà è uno specchio d’acqua artificiale formato dalla diga della Val Quarazza. Situato a 1309 m all’imbocco della valle, ha dei colori a dir poco meravigliosi. Il verde dei boschi delle montagne che lo circondano lo colorano infatti di un bellissimo verde smeraldo. Il lago viene usato tutt’ora per la generazione dell’energia elettrica e non è possibile farci il bagno. Però poco più in alto rispetto al lago, troverete il torrente Quarazza, dove invece potrete sdraiarvi lungo le sue acque, fare un pic-nic e (se avrete coraggio) potrete bagnarvi i piedi. Vi avvisiamo che sono acque veramente gelate!! 

Perchè viene chiamato “Lago delle Fate”?

Il nome “Lago delle Fate” deve il suo nome alla leggenda secondo la quale qui vivono degli gnomi e delle fate, che si animano appena non c’è più nessuno in giro. Al chiaro di luna, infatti, gli gnomi vanno a estrarre l’oro nelle miniere della zona, in particolare nella Miniera della Guia (visitabile da giugno a settembre con visita guidata), per poi portarlo fino al lago e consegnarlo nelle mani delle fate, che vi confezionano degli abiti d’oro e la polvere magica per volare. La leggenda, nonostante sia frutto della fantasia degli abitanti del luogo, prende comunque in parte spunto dalla storia mineraria della zona.

Le miniere della Val Quarazza.

La Val Quarazza è chiamata “Valle dell’Oro”, qui infatti per secoli venne ricercato questo metallo prezioso. Nella località Borca, potete visitare (come accennato) la Miniera della Guia. Mentre verso il fondo della Val Quarazza, seguendo il sentiero principale che continua dal Lago delle Fate verso il fondovalle, troverete “Crocette, la città morta”. A Crocette ora rimane solo qualche edificio mezzo diroccato, dove una volta veniva lavorato l’oro estratto dalle miniere più in alto (estratti anche fino alla quota di 2600 m). Le attività minerarie iniziarono in questa zona fin dal Settecento, mentre cessarono con l’inizio della secondo guerra mondiale. La città mineraria di Crocette chiuse definitivamente nel 1953.

GALLERIA

MAPPA 

Download file: lago delle fate.gpx

 

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