Parco della Cavallera (vimercatese – MB)

Il parco della Cavallera è un parco di interesse sovracomunale istituto nel 2009 con sede presso municipio di Vimercate, ma che comprende al suo interno anche i comuni di Arcore, Concorezzo e Villasanta. Il parco è caratterizzato da un territorio pianeggiante, in gran parte costituito da campi di grano, orti provati e da coltivazioni di patate. Al suo interno si trovano anche diverse cascine antiche, dette “cassin”.

Un parco sovracomunale che si è rivelato una preziosa ancora di salvezza per chi nella natura ha trovato conforto in questi tempi di pandemia.

La cascina Cavallera

Il nome del parco deriva proprio dalla sua costruzione più imponente e interessante: la cascina Cavallera. Questa cascina fu costruita a fine ‘500 nel territorio di Oreno (Vimercate) come fulcro centrale di un’ampia campagna coltivata. Anche se purtroppo lasciata ahimè alla decadenza, la cascina costituisce ancora uno dei migliori esempi di “cassin” brianzola.

La forma della cascina è “a corte chiusa” e all’interno dei vari locali suddivisi poteva ospitare fino a circa cinquanta persone. La costruzione della cascina risale precisamente al 1591 per volontà dei fratelli Scotti, cavalieri dell’ordine di Santo Stefano. Da qui il nome di “Cascina Cavallera”. Anche se c’è chi pensa che il nome derivi da “cavalé” (baco da seta), un’attività molto diffusa in questi territori. Sulla porta di entrata noterete ancora tutt’oggi lo stemma degli Scotti, nobili di Oreno.
 

La patata di Oreno

Una delle coltivazioni più prestigiose di questo territorio è la patata bianca di Oreno, a cui è dedicata ogni anno la festa paesana. Si tratta di una patata dalla pasta bianca, per lo più della varietà Biancona (o Bianca di Como) inizialmente, anche se pian piano soppiantata da varietà più commerciali come la Kennebec da metà ‘900. Ultimamente però si sta tentando grazie all’istituzione del Parco della Cavallera di recuperare la coltivazione e la conservazione delle sementi della Biancona originale. Secondo la tradizione fu don Antonio Mueller nell’800, rettore del seminario lombardo, a portare il tubero bianco ad Oreno. Viene infatti ricordato da una statua di fronte a Cascina Lodovica.

I tre itinerari

All’interno del parco si possono seguire tre itinerari tra i campi e i nuclei abitativi limitrofi: il giro delle quattro cascine (6,5 km tra Concorezzo e Villasanta), il giro della Cavallera (5 km tra Cascina del Bruno di Arcore e Oreno di Vimercate) e L’anello del Roccolo (6,2 km tra le frazioni Velasca e Oreno di Vimercate).

Il giro delle quattro cascine

Le “cassin” brianzole sono caratteristici nuclei abitativi rurali legati alla coltivazione e all’allevamento. Al loro interno locali prettamente residenziali, convivevano con stalle, fienili, porcilaie e depositi. Costituendo, di fatti, un nucleo autosufficiente. Lungo il sentiero potrete scorgere alcune di queste cascine, che risultano tutt’oggi ancora abitate (a differenza di Cascina Cavallera): Cascina Cassinetta, Cascina Pignone, Cascina Autunno e Cascina Foppa.
Una curiosità di questo percorso: tra i campi troverete un altarino dedicato alla Madonna, dove i fedeli di Concorezzo amano soffermarsi a pregare e chiedere indulgenze. Si tratta dell’ “Edicola della pietà” o “Madonna del Pulinatt”.

Il giro della Cavallera

Questo percorso comprende le zone di Oreno di Vimercate e Cascina del Bruno (Fraz. Di Arcore). Sul suo tragitto troverete la Cascina Cavallera che, come già detto, è il simbolo del parco. Inoltre troverete compreso nel suo percorso anche il bosco della Bergamina. Uno dei pochi residui boschivi autoctoni della zona. Al suo interno troverete piante come l’acero campestre, il ciliegio selvatico, olmo campestre e tiglio selvatico. Tra gli arbusti potrete scoprire del Sambuco, Nocciolo, Biancospino e Sanguinello. In primavera il bosco si colora di bianco grazie alle campanelle e altri fiori selvatici.

L’anello del Roccolo

Questo giro comprende i territori di Velasca e di Oreno, ambedue frazioni di Vimercate. Nel territorio di Velasca è degno di nota “il Frutteto Santa Maria”, dove possono essere colti e successivamente comprati a km zero la frutta qui coltivata. Alle spalle del frutteto troverete anche un viale di salici piantumato proprio dai “Vivai Borromeo” che gestiscono questo territorio. Nel caratteristico abitato di Oreno, invece, troverete interessanti spunti di interesse storico: Il convento di San Francesco e due ville di delizia. 
Oreno: un borgo storico a Vimercate

Oreno è un bellissimo borgo storico, incastonato nel territorio del Parco della Cavallera. Al suo interno potrete ammirare affascinanti corti rurali, un monastero e ville agresti. Oreno si sviluppò quindi negli anni come borgo rurale nelle vicinanze di Milano. A Oreno vissero anche personaggi storici degni di nota, come il Salaino, aiutante di Leonardo da Vinci, la cui casa si trova poco distante dal Casino di Caccia Borromeo. In epoca più recente, nel 1996,  venne registrata la serie TV Cascina Vianello.

Il convento di San Francesco
Il convento di San Francesco è stato costruito intorno al 1200 e ancora ospita una confraternita di francescani. Al suo interno troverete un chiosco risalente al 1500 molto ben conservato. Vi consigliamo di visitare anche la chiesetta sobria e con un bel soffitto a cassettoni. Per chi volesse, in questo convento si celebrano giornalmente le messe.
Villa Gallarati-Scotti
Oggi trasformata in un hotel relais-chateau, fu un’antica villa di delizia dei nobili Gallarati e Scotti. Fu costruita nel ‘600 per poi essere ampliata nell’800. A vista d’occhio si vede la grande ispirazione che questa villa ebbe sul modello della Villa Reale di Monza. Al suo interno un giardino inizialmente all’italiana, che poi venne trasformato all’inglese, con all’interno un bellissimo viale dei Tigli, un ninfeo barocco e un vecchio residuo di un antico laghetto artificiale. La villa è visitabile su prenotazione grazie all’associazione “Ville Aperte”.
La villa viene utilizzata tutt’oggi per eventi privati e matrimoni.
Villa Borromeo e Casino di caccia
Altra famiglia nobile della Brianza furono i Borromeo, dei quali ancora rimane traccia nel territorio Vimercatese grazie ai loro vivai. La Villa Borromeo di Oreno risale al ‘500 ed ha un giardino confinante con quello di Villa Gallarati Scotti. I due giardini, infatti, comunicano tra loro grazie a una porta interna, a seguito dell’unione tra i due eredi delle due famiglie. Il Casino di Caccia Borromeo, invece, è del XV sec. Al suo interno dei bellissimi affreschi, uno degli esempi più importanti di pittura profana di questo periodo. Le tematiche principali degli affreschi sono la caccia e l’amore cortese. Il Casino di Caccia viene usato come location per i matrimoni, ma è visitabile sempre tramite associazione “Ville Aperte”.
 
Per chi fosse interessato, qui il sito di Ville Aperte Brianza. Nei weekend di autunno e in quelli di primavera, molte ville di delizia e chiese della Brianza aprono al pubblico, permettendo a prezzi modici di visitare con la guida luoghi che altrimenti vedremmo solo dall’esterno. Per parteciparvi, è obbligatoria la prenotazione tramite sito dell’associazione!
 

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