Crespi d’Adda : Il villaggio operaio

Il paese viene costruito dalla famiglia Crespi nel 1878, dopo aver acquistato dai paesi di Capriate San Gervasio e Canonica d’Adda molti ettari di terreno, con lo scopo edificare qui il loro cotonificio.

Il complesso abitativo ha assunto ulteriore rilevanza quando, il  5 dicembre 1995, è entrato a far parte della Lista del Patrimonio dell’umanità dell’UNESCO. L’ingresso gli è stato riconosciuto in quanto rappresenta uno dei villaggi operai industriali meglio conservato al mondo.

EDIFICI DI INTERESSE A CRESPI D’ADDA

Durante il periodo di maggior splendore il sito storico si è caratterizzato per la sua modernità. Basta infatti pensare che già ad inizio del secolo scorso erano presenti:

  • ospedale e bagni pubblici

    Con la crescita del paese il medico non ha potuto seguire tutte le esigenze sanitarie. Proprio per questo nel 1904 la famiglia Crespi fa realizzare un piccolo ospedale vicino all’opificio in modo da poter intervenire velocemente in caso di incidenti sul lavoro. La modernità tipica del paese è stata portata anche qui, infatti sono state utilizzate le tecnologie medico-chirurgiche più avanzate dell’epoca grazie anche al reparto di radiologia e a quello di degenza (per i malati che non potevano essere assistiti nelle proprie case). Tutte le spese mediche erano coperte dai Crespi che si impegnavano in caso di necessità a far arrivare esperti medici da Milano. I bagni pubblici sono stati utilizzati fino a quando non sono stati introdotti quelli privati all’interno delle abitazioni.

  • la scuola                                                                                                                                                                 Il luogo dove i bambini degli operai potevano apprendere il mestiere dei padri.
  • la casa padronale (“Il castello”)
    La struttura era utilizzata dai Crespi durante la loro permanenza nel paese, si può dire che era il luogo dal quale “regnavano”. Non ci si può stupire, sapendo che questo è l’edificio più ricco, realizzato con uno stile tardo romantico e con forme medievali. Ormai divenuto proprietà di privati e lasciato in disuso.
  • l’opificio
    Per quasi un secolo ha rappresentato il cuore del paese, infatti ,a differenza di quanto si può pensare, ha continuato ad essere in funzione fino al 2003. Un elemento particolare è l’ingresso della fabbrica che è realizzato in ferro battuto rosso e decorato con elementi floreali. Attualmente la struttura è stata acquistata dall’imprenditore Antonio Percassi.
  • la chiesa
    La struttura è stata copiata per volere dei Crespi dalla chiesa di Busto Arsizio, loro città natale.

        ALTRI LUOGHI IMPORTANTI DEL VILLAGGIO

  • il cimitero

    è stato realizzato tra il 1905 e il 1908 su disegno di Gaetano Moretti. Il cimitero, situato alla fine della via principale, ha una pianta quadrata. Arrivati davanti all’ingresso si viene colpiti fin da subito dal mausoleo della famiglia Crespi realizzato in stile eclettico e che dà l’impressione di essere “fuori luogo”. Le tombe degli operai e dei famigliari consistono invece in croci di pietra suddivise su file delimitate da siepi di mirto. I muri laterali ospitano ricche tombe che potevano essere acquistate dagli operai come alternativa al metodo di sepoltura previsto dalla ditta.

  • la casa del medico e del parroco
    Gli edifici sono vicini e si possono trovare a nord-est del paese. Rispetto alle case dei comuni operai sono di dimensioni maggiori e decorate con vari elementi.
  • le case per i dirigenti
    I vari edifici sono tutti differenti tra di loro ma tutti molto decorati ,abbelliti da balconi, verande e circondate da ampi giardini. Sono visibili nella zona sud-orientale del villaggio.
  • le case di impiegati e dei capireparto
    Risalgono alla fine degli anni 1920 e hanno una pianta rettangolare. Rispetto alla case degli operai sono dotate di alcune decorazioni.
  • Le case operaie                                                                                                                                              Case molto più semplici di quelle di impiegati e capireparto
  • il campo sportivo
    Nella zona nord-est del villaggio sorgeva il velodromo, nel cui centro era presente un campo da calcio.
  • infrastrutture e trasporti
    La modernità la si poteva notare anche da alcune curiosità tecnologiche. Infatti il paese fu il primo ad avere l’illuminazione pubblica con il sistema Edison grazie alle centrali lungo l’Adda. Ai crespi non poteva mancare un collegamento rapido con la loro residenza di Milano, infatti hanno fatto installare una linea telefonica privata. Il prefisso telefonico di Crespi è infatti tutt’ora 02 come per Milano e non 035, come il resto dell’area bergamasca.

I CRESPI E L’IMPORTANZA DEGLI OPERAI

I datori di lavoro si preoccupavano dei loro operai e delle loro famiglie a 360°. Infatti erano loro a provvedere al pagamento della scuola e del materiale ad esso legata per i figli dei loro operai. Per il relax e la pulizia degli operai era disponibile anche una piscina con acqua calda già agli inizi del 1900.

Vi consigliamo di visitare questo particolare paese dall’apparenza anacronistica e capace di trasmettere estraneità. Personalmente ci ha quasi dato la sensazione che tutto ciò che ci circonda è finto o quasi un film, ma senza perdere la consapevolezza della sua avanguardia e del suo antico splendore.

Per chi fosse interessato a visitare il villaggio di Crespi d’Adda e il suo museo, vi invitiamo a visitare il sito del paese. Ogni Week-end vi vengono svolti numerosi tour guidati alla scoperta del villaggio e della sua storia.

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