Piani d’Erna, Lecco

A Lecco, in località Versasio, si trova la partenza della funivia per i Piani d’Erna. Sicuramente meno gettonati rispetto ai piani di Bobbio o Piani di Artavaggio, possono rappresentare un’ottima metà per una gita fuori porta anche nei giorni di “pienone”!

Inoltre davanti alla partenza della funivia si trova un ampio parcheggio a pagamento. Tre euro per tutto il giorno… che è veramente poco!

Come raggiungere i Piani d’Erna

I Piani d’Erna possono essere raggiunti, come dicevamo in automobile. Ma per chi invece volesse raggiungere la partenza con i mezzi pubblici, c’è un bus che dal centro di Lecco porta alla funivia a valle. Abbiamo visto numerosi turisti usare questo servizio navetta.
Per quanto riguarda la funivia, vi ricordiamo che i bambini fino ai tre anni non pagano, mentre gli adulti pagano sugli 11 euro a/r oppure 7,50 solo andata. Per tutte le info su prezzi e orario della funivia, vi lasciamo qui il sito.
 
Noi abbiamo preso il biglietto di andata, percorrendo quindi con la funivia in cinque minuti i 725 m di dislivello sino ai piani. Devo dire che la vista dalla cabina della funivia è mozzafiato, anche se un po’ paurosa per chi soffre di vertigini!
Per chi, invece, vuole evitare la funivia per qualsiasi motivo, i piani sono raggiungibili a piedi attraverso il sentiero nr.1 che passa anche dal Rifugio Stoppani (ne avevamo parlato già in un altro nostro articolo – vi ho lasciato il link) in circa 2,5 h con dislivello di 750 m circa.
Noi abbiamo deciso di farlo in discesa per la gioia delle nostre ginocchia!
Il sentiero in discesa è abbastanza semplice, ma comunque di una durata abbastanza prolungata e quindi da non sottovalutare!

Al pizzo d’Erna

Appena arrivati ai Piani con la funivia, vi consigliamo di iniziare la vostra visita dal Pizzo d’Erna. Ma prima soffermatevi ad ammirare la vista sottostante dal balconcino vicino alla funivia di monte…e poi puntate al Pizzo d’Erna! Giusto dieci minuti di camminata semplice in salita (ma da effettuare con calzature adatte) vi porterà alla croce del pizzo per un panorama mozzafiato del lecchese e dei suoi splendenti specchi d’acqua. 
Qui arriva, per i più esperti, anche una ferrata (detta “ferrata al Pizzo d’Erna”) che solo a vederla mi venivano i brividi, e che in due ore con caschetto e moschettoni porta al pizzo. Sicuramente, a detta di chi l’ha fatta, si tratta di un’esperienza bellissima, ma non fa per chi soffre di vertigini come la sottoscritta!
La vista è comunque meravigliosa anche dalla croce con i piedi ben saldi a terra.
Per chi vuole fare un pranzetto veloce al sole, qui sicuramente trovate angolini adatti con una vista stupenda!

Il borgo e il Rifugio Marchet

Dal pizzo siamo poi scesi lungo parte del “sentiero natura” dei piani per raggiungere il bob estivo (che apre giusto nei mesi estivi) e poi il Rifugio Marchet, dove è possibile mangiare qualche buon piatto di montagna (si consiglia la prenotazione!). Il Rifugio Marchet si trova in prossimità di un pratone, qualche tavolo da picnic e un parco giochi per bambini. Inoltre il rifugio fa parte dell’antico borgo dei Piani e merita sicuramente una visita anche la chiesetta del borgo.
 
Per chi vuole fare una passeggiata sui piani, sicuramente consigliamo “il sentiero natura”. Un percorso di circa 2 ore con un buon dislivello sia positivo che negativo e che vi permetterà di esplorare tutti i piani. Oltre al pizzo d’Erna e vecchio borgo, potrete ammirare il parco avventura, la sorgente Pesciola, un laghetto ecc. Tutti i dettagli li trovate nella mappa distribuita alla stazione della funivia.
 
D’inverno, invece, i piani, grazie al fatto di non avere impianti di risalita per sci, risultano abbastanza tranquilli e luogo perfetto per iniziare a praticare bob con i bambini o per chi è alle prime armi.
 
Dai piani è raggiungibile anche il Rifugio Azzoni sul Resegone. Ovviamente lasciamo questo sentiero ai più esperti! In un pomeriggio abbiamo assistito a ben tre interventi sul Resegone a recuperare chi si era avventurato alle sue pendici senza troppa esperienza. Mi raccomando sempre la massima prudenza in montagna!

La discesa dai Piani d’Erna

Noi ci siamo invece limitati a scendere per il sentiero nr.1 fino alla base della funivia. Il sentiero è tutto su sentiero boschivo con passaggi su massi e pietre, ma nulla di difficile. State attenti solo alle foglie scivolose in alcuni tratti. Lungo il percorso merita una visita il rifugio Stoppani che ha comunque una bella vista e magari può rappresentare il giusto punto di ristoro a metà percorso. Fermatevi e date un occhio anche alla cappella votiva “Madonna del Resegone”, con piccole lapidi dedicate alle vittime della montagna. Anche qui la vista merita tantissimo!

La storia dei Piani d’Erna

Vi lasciamo con qualche cenno sulla storia dei piani d’Erna.
 
Probabilmente abitati anche in epoca pre-romana, in realtà ebbero funzione di pascoli estivi dal 1500 e come risorsa per legname per i carbonai. La croce sul Pizzo d’Erna venne invece posta per la prima volta nel 1609. Nel 1761 con l’aumento della popolazione, venne consacrata anche una chiesetta. I Piani furono sfruttati anche per l’estrazione del ferro anche se di scarsa qualità. Purtroppo lo sfruttamento del legname ad Erna e l’arrivo del primo turismo verso il Resegone, portò nel 1910 all’estinzione del lupo nei Piani d’Erna e al disboscamento di grandi porzioni del piano.  Ma la storia di Erna non finisce qui, durante la seconda guerra mondiale fu terreno di scontro tra partigiani e Tedeschi. Una lapide sulla facciata della chiesa ricorda ancora oggi la morte di due partigiani. Infine per una rappresaglia nazista i Piani vennero messi a ferro e fuoco sempre durante la seconda guerra mondiale. Nel 1965 venne anche inaugurata la funivia per poter sfruttare a pieno i piani.   
Dopo la guerra Erna venne ricostruita e diventò quel borgo che ancora tutt’oggi ci accoglie al nostro arrivo in funivia!
 

MAPPA

Download file: Piani d'Erna.gpx

 

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