Forte Oga – Valdisotto (SO)

COSA FARE IN MONTAGNA SE PIOVE?

Non so se è capitato anche a voi, ma ogni volta che piove in montagna non è facile trovare modi per passare la giornata. A noi è capitato la scorsa estate ad Aprica. Cercando su internet abbiamo scoperto in Alta Valtellina, precisamente a Valdisotto, un forte che poteva fare al caso nostro. Si tratta del Forte Venini di Oga, un interessante museo incastonato nella Riserva Naturale del Paluaccio di Oga a quota 1734 metri s.l.m.

Non era la prima volta che visitiamo dei forti della Grande Guerra. A Colico abbiamo visitato in passato il Forte Montecchio Nord ed eravamo rimasti piacevolmente sorpresi. 

IL FORTE DI OGA

Il forte Venini di Oga è ora un museo con numerosi cimeli delle due guerre mondiali, ma la sua storia inizia nel 1899.

Infatti proprio in quell’anno, in vicinanza della strada dello Stelvio, la Commissione Suprema di difesa, stabilì la costruzione di un forte per difendere il territorio dall’eventuale arrivo degli Austriaci. Dal forte infatti il panorama permette di ammirare (e quindi di difendere) la zona del Passo dello Stelvio, le Torri di Fraele (in prossimità dei laghi di Cancano) e Passo del Foscagno.

Il forte entrò in funzione nella Prima Guerra Mondiale e fu dotato di cannoni che potevano raggiungere i 12800 metri di distanza!! Il forte di Oga rimase in funzione anche dopo la Grande Guerra e quindi nel 1935 si rese necessario la costruzione di una casermetta poco più a valle del forte (oggi trasformata nei bagni del museo).

Nel 1958, dopo anni di onorato servizio, il forte venne chiuso definitivamente e lasciato all’abbandono. Finalmente nel 2003 venne recuperato e trasformato in un museo. Nel 2017 entrò a far parte del Sistema museale della Valtellina.

VISITA AL FORTE DI OGA

All’interno del forte troverete numerosi locali: alcuni bellici (depositi di armi, magazzino dei proiettili, polveriera, sala comando), mentre altri più quotidiani (cucine, camerate e bagni). 

Tra i locali più curiosi, sicuramente le latrine. Sarà interessante vedere quanto lo spazio fosse piccolo. Le latrine della truppa era larghe solo 80 cm. Gli ufficiali avevano invece qualche agio in più: le loro erano larghe 120 cm ed erano anche collocate in un luogo più appartato, in fondo al cortile interno al forte.

I letti delle truppe, invece, erano dei tavoli di legno con sopra della paglia. Piuttosto scomodi per i nostri standard! Gli ufficiali anche in questo caso godevano di qualche agio in più: dormivano su brande in stoffa richiudibili.

Il forte era moderno e autonomo dal punto di vista energetico: Al suo interno c’era un generatore di corrente e una caldaia.

I CANNONI SUL TETTO DEL FORTE DI OGA

Sul tetto del forte di Oga troverete (proprio come al forte Montecchio Nord) le cupole corazzate. Si tratta di quattro cannoni che potevano ruotare a 360°  e raggiungere con le loro granate il confine Austro-Ungarico (come anticipato, avevano una gittata di 12800 metri di distanza). Le cupole corazzate furono realizzate dalla ditta Armstrong e avevano uno spessore di 4 cm. Sotto ogni cannone si trova una riservetta munizioni, che conteneva circa duecento colpi per ogni cannone così da garantire almeno due giornate di fuoco.

Dal tetto potrete godere di un bellissimo panorama che spazia su tutta l’Alta Valtellina. Secondo noi già solo il panorama dal tetto vale la visita al forte!

LA RISERVA NATURALE DEL PALUACCIO

Terminata la visita, se il tempo lo permette, vi invitiamo a visitare la Riserva Naturale del Paluaccio di Oga, in cui è costruito il forte. Si tratta di una torbiera divenuta riserva nel 1983. Questa zona umida alpina si trova in una piana, detta Paluaccio, fra il Monte Masuccio e il dosso su cui sorge il forte. Si formò oltre 10000 anni fa durante l’ultima glaciazione grazie a condizioni morfologiche particolarmente favorevoli. In questo ambiente palustre si formò quindi la torba, addirittura in alcuni punti profonda fino a 10 metri, che favorì lo sviluppo di una vegetazione ricca con specie anche rare.

La riserva è visitabile grazie ad una passerella di legno. Lungo il percorso troverete numerosi pannelli illustrativi con la descrizione dell’ambiente circostante.

Per organizzare la vostra visita al forte, vi lasciamo il sito del museo per orari e costi di ingresso: https://www.fortedioga.it/

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